venerdì 6 luglio 2012

60 Anni e non Dimostrarli! :D

“Ci vollero quindici anni perché il bikini fosse accettato negli Stati Uniti. Nel 1951 i bikini furono proibiti al concorso per Miss Mondo. Nel 1958, il bikini di Brigitte Bardot nel film ‘E Dio creò la donna’ creò un mercato per il costume negli Usa, e nel 1960 la canzone di Brian Hyland ‘Itsy Bitsy Teenie Weenie Yellow Polka Dot Bikini’ diede l’avvio a una corsa all’acquisto del bikini”


Il bikini è il costume da bagno più amato dalle donne italiane e del mondo. Il bikini compie 65 anni. Ne ha fatta di strada! Ogni estate ha il suo trend e il bikini si è sempre adeguato alle nuove tendenze.

Bikini è il nome di un atollo della Micronesia. La data esatta di nascita è il 5 luglio del 1946, il luogo Parigi, ad una sfilata di moda balneare. Niente di nuovo sotto il sole: il tabù della pancia scoperta era stato infranto millenni prima. I primi due pezzi sono raffigurati nelle pitture minoiche e anche indosso alle atlete e alle ginnaste dei mosaici romani di Piazza Armerina. Un nudo casto, quello classico, innocente, da fitness. Nel 1946 in quell’atollo fu sganciata una bomba dagli americani. Poco tempo dopo Louis Réard, un sarto francese, realizzò il primo costume due pezzi e lo chiamò bikini: una bomba femminile sganciata sulla moda purista del dopoguerra. Il bikini esponeva quindi la donna coprendo quel poco che bastasse per non presentarla totalmente nuda, proprio per questo Louis Réard non trovò nemmeno una modella che volle indossarlo. Alla fine dovette scegliere una spogliarellista del Casinò di Paris: Micheline Bernardini.
In realtà anche prima del 1946 le donne indossavano il due pezzi. La differenza con quello che noi oggi chiamiamo bikini sta nei centimetri di stoffa che oggi lasciano scoperto l’ombelico mentre un tempo questo era totalmente coperto.Il primo costume due pezzi comparso negli anni Venti e Trenta era formato da un pantaloncino molto alto e molto coprente e da un reggiseno realizzato con pezzi di stoffa annodati.
Povero bikini ritenuto scandaloso in quegli anni! In Italia, negli anni 50, i poliziotti controllavano sulle spiagge eventuali scandali e multavano le donne che mostravano troppi centimetri di pelle scoperta. Furono le grandi dive come Brigitte Bardot nel film ‘E Dio creò la donna’ e la principessa Margaret a sdoganarlo. Verso la fine degli anni 50 il bikini, ancora molto casto e coprente, era indossato soprattutto dalla maggiorate ed era diventato il simbolo della trasgressione.
Solo negli anni 60 il bikini fu accettato sulle spiagge. Le donne possono indossarlo liberamente e anche gli stilisti non hanno più paura di osare. La parte superiore del bikini diventa sempre più tonda e sarà chiamata Saint Tropez. Il semplice due pezzi si arricchisce di fantasie, frange, ricami e volants. E pian piano le dimensioni cominciano a ridursi…
Inoltre nel 1964 fu introdotto il monokini, un costume che era costituito da una parte inferiore simile a uno slip al quale erano agganciate due bretelline. Il seno era libero e al vento. Ma le donne in Europa che osavano mostrare il seno in spiaggia, molto più semplicemente, toglievano il pezzo superiore. Ed ecco come nacque il topless (trad. senza il top).






























11 commenti:

  1. complimenti per il post..il bikin e' come se fosse un'elisir di eterna giovinezza!!!

    RispondiElimina
  2. il bikini è eterna!!! molto carino il post!! se ti va passa da me e farebbe piacere se ti iscrivessi http://neverlandmakeup.blogspot.it/
    sono una tua follower ciaoooo

    RispondiElimina
  3. bellissimo post! Pensa che ne ho uno molto simile sul 65esimo bday del bikini già salvato in bozze!!! :)

    RispondiElimina
  4. Bellissimo ed originale post!


    xoxo Mara

    RispondiElimina
  5. interessante la storia del bikini
    bel post

    http://www.iloveshoppingwithfede.com/

    RispondiElimina
  6. Ma che bello questo post, interessante davvero!

    Alessia

    THE CHILI COOL


    FACEBOOK

    RispondiElimina